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Direttore Sanitario: Dott. Francesco Plastina

Diagnosi precoce dell’Osteoporosi

L’osteroporosi è una malattia cronica che ha una notevole rilevanza sociale. Secondo quanto precisato dal Ministero della Salute, in Italia sono affette da osteoporosi circa 5 milioni di persone e l’80% è rappresentato da donne in post menopausa. Essendo una patologia silente, tantissime persone non sanno di esserne affette, motivo per cui è importante conoscere la malattia, la prevenzione e la diagnosi precoce dell'osteoporosi.
Caratterizzata da alterazioni che si verificano alla struttura ossea con successiva riduzione della resistenza al carico meccanico ed un aumento del rischio di fratture, l’osteoporosi è una vera e propria malattia e non una condizione fisiologica correlata ad uno stato di invecchiamento.

Noi di Ecorad vogliamo essere in prima linea nella lotta all'osteoporosi e sottolineare l’importanza della diagnosi precoce nella prevenzione di questa patologia. Abbi cura di te.

Le cause ed i sintomi dell’osteoporosi.
In ogni fase della nostra vita, le ossa affrontano un continuo processo fisico di rimodellamento durante il quale il tessuto scheletrico danneggiato e vecchio viene eliminato ad opera degli osteoclasti e nuove ossa si riformano grazie agli osteoblasti. Mano a mano che l’età avanza questa attività di risanamento inizia a non funzionare correttamente, provocando in questo modo una certa perdita di massa ossea. Quando questa perdita diventa eccessiva si sviluppa l’osteoporosi.

L'osteoporosi può presentarsi sotto due differenti forme: la forma primitiva che colpisce gli anziani e le donne in post menopausa, mentre la forma secondaria che può interessare soggetti anche giovani che sono in terapia con farmaci che possono influenzare negativamente la salute dello scheletro oppure i soggetti che sono affetti da malattie croniche o autoimmuni.

Diverse patologie vengono associate all’insorgere dell'osteoporosi come: Malattie sistemiche autoimmuni, Bronchiti croniche ostruttive, Sindromi da malassorbimento, Malattie neuro-muscolari con ridotta performance motoria e Patologie endocrine come la sindrome di Cushing, l'ipogonadismo, l'iperparatiroidismo primitivo e secondario, l'ipertiroidismo, l'iperprolattinemia, il deficit dell’ormone della crescita o l'acromegalia.

Anche alcune terapie farmacologiche vengono associate all’insorgenza dell'osteoporosi: terapie immunosoppressive, terapie ormonali di deprivazione androgenica ed estrogenica, o i glucocorticoidi.

Inoltre è importante ricordare anche le osteoporosi che possono essere causate dalle malattie genetiche e che causano una notevole fragilità scheletrica sin dalla tenera età.

Sintomi dell’osteoporosi: i primi sintomi dell’osteoporosi possono essere fratture da fragilità al femore prossimale (collo), alla colonna vertebrale ed al polso. Tuttavia è importante tener conto del fatto che l’osteoporosi può interessare tutti i distretti scheletrici.

Diagnosi e trattamento dell’osteoporosi.
Per diagnosticare l’osteoporosi inizialmente si esegue una densitometria ossea MOC oppure DEXA, esame che consente di calcolare la densità minerale ossea. Solitamente vengono valutate le aree del femore prossimale e la colonna vertebrale.

La densitometria ossea è un esame che può essere utilizzato per la diagnosi precoce dell'osteoporosi e, generalmente, viene prescritto a persone di qualsiasi età che presentano uno o più fattori di rischio: Fratture da fragilità pregresse, Storia di terapie o malattie note per essere possibili cause dell’osteoporosi, o nel caso in cui c’è un riscontro radiologico che evidenzia una demineralizzazione ossea.

Oltre a questo esame spesso si consiglia anche una visita reumatologica e, in alcuni casi, può essere necessario eseguire anche un’ecografia della colonna vertebrale che permette di diagnosticare in maniera precoce eventuali fratture vertebrali.
Infine, esami di laboratorio su urine e sangue permettono di valutare il metabolismo calcio-fosforo e confermare oppure escludere la presenza di forme secondarie della malattia.

Presso il nostro Centro, gli specialisti geriatri e reumatologi si avvalgono di strumenti diagnostici all'avanguardia, in collaborazione con il Reparto di Diagnostica per Immagini, che consentono di effettuare una diagnosi precoce dell'osteoporosi e delle problematiche che interessano l'apparato osteo-articolare, permettendo di formulare e di ottimizzare l'intero iter diagnostico e terapeutico dei pazienti.

La prevenzione è l’arma migliore per contrastare l’osteoporosi.
Per favorire l'osteogenesi e il rinnovamento osseo esistono alcuni accorgimenti che, se messi in atto possono agire sui fattori di rischio:

› Assumere alimenti che hanno un alto contenuto di calcio, come: semi di sesamo o di chia, frutta secca (noci, mandorle, nocciole), legumi, pesce azzurro, etc.
› Esporsi al sole, anche solo per pochi minuti al giorno: in questo modo si stimola la produzione della vitamina D che aiuta l’assorbimento del calcio.
› Fare attività fisica regolarmente.
› Evitare l’abuso di fumo ed alcool.
› Limitare il consumo di farmaci osteopenizzanti.

Come viene trattata l’osteoporosi.
Le terapie attuali prevedono l’assunzione di farmaci anti-osteoporotici che stimolano il rimodellamento scheletrico. Oltre alla terapia farmacologica, ai pazienti che presentano fratture femorali oppure vertebrali, può essere prescritto anche un percorso terapeutico riabilitativo e chirurgico.

NOTA BENE: le informazioni in questa pagina non possono sostituire il parere e le spiegazioni del tuo medico. Fai sempre riferimento al tuo medico curante.

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Diagnosi precoce del tumore al seno

Pensa in rosa! Se il mondo sembra improvvisamente inondato di rosa, è perché ottobre è il mese internazionale di sensibilizzazione sul tumore al seno. Questo mese, molte persone vestiranno di rosa e parteciperanno ad eventi per sensibilizzare sulla prevenzione e raccogliere fondi per la ricerca sul cancro al seno.
Anche noi di Ecorad vogliamo essere in prima linea nella lotta ai tumori femminili e sottolineare l’importanza della diagnosi precoce nella prevenzione del tumore alla mammella. Abbi cura di te.

Prevenzione: batterlo prima che inizi.
In Italia, ogni ora di ogni giorno vengono scoperti 4 nuovi casi di tumore al seno. Sono infatti decine di migliaia di donne colpite da questa patologia nell’arco di un anno e 400.000 le pazienti che stanno combattendo oggi contro la malattia.
Queste donne ora possono riuscire a sopravvivere al tumore al seno grazie ai miglioramenti nel trattamento e alla diagnosi precoce. Ma il modo migliore per combattere il tumore al seno è prevenirlo.

Per mantenerti in buona salute e per ridurre il rischio di tumore al seno, secondo il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, dovresti seguire i seguenti accorgimenti:
• Tieni sotto controllo il tuo peso corporeo e mantienilo ad un livello salutare.
• Mantieniti fisicamente attiva quotidianamente, cerca di camminare di più e stare meno tempo seduta.
• Segui una dieta sana, ricca di cereali integrali, verdure, frutta e legumi evitando le carni rosse, i cibi "fast food” e i cibi pronti con un’importante trasformazione industriale e ricchi di grassi, zuccheri e amidi.
• Limita il consumo di bevande zuccherate e l'assunzione di alcol.

Effettuare l'autopalpazione.
L’esame periodico del proprio seno permette di imparare a conoscerne l’aspetto normale e di notare qualsiasi cambiamento rispetto alla fisionomia di base.
Il seno di ogni donna è diverso - diverse dimensioni, forme e con vari tipi di grumi che possono andare e venire. Lo standard per te potrebbe non essere "normale" nelle tue amiche. Scopri il normale aspetto del tuo seno controllando regolarmente il tuo corpo.
L'autopalpazione è un esame che ogni donna può eseguire da sola a partire dai 20 anni di età, una volta al mese, una settimana dopo la fine del ciclo (poiché questa è la fase in cui il seno è meno dolente e turgido); se si è in gravidanza o in menopausa, il momento in cui eseguirlo è indifferente.
Osserva e tocca il tessuto mammario da più angolazioni con una pressione variabile per sentire sia gli strati profondi che quelli superficiali. Non dimenticare che il tessuto mammario si estende fino alla clavicola, attorno alle ascelle e allo sterno.

Se noti uno di questi sintomi che persistono o peggiorano per più di una settimana, è il momento di rivolgerti al tuo medico:

› Cambiamenti di aspetto della pelle, del capezzolo o dell’areola come gonfiori, arrossamenti, oppure sensazione di calore
› Fossette o increspature della pelle
› Capezzolo che diventa piatto o invertito
› Secrezioni dal capezzolo
› Nuovo dolore o prurito persistente
› Variazioni di forma e dimensioni della mammella
› Protuberanze o ispessimenti della mammella o della zona ascellare
› Una o più formazioni nodulari della mammella, in particolare quelle che al tatto hanno forma e consistenza di un pisello congelato

È bene ricordare che:
- il solo dolore non è solitamente un sintomo di tumore al seno: è meglio comunque agire prontamente anche per ricevere al più presto rassicurazioni o soluzioni.
- la sola autopalpazione non basta: tuttavia è bene evidenziare che, eseguita correttamente e regolarmente, questa tecnica può aiutare a ridurre il rischio di diagnosticare un tumore del seno in fase avanzata.

Diagnosi precoce del tumore al seno.
Se si sviluppa il tumore al seno, prenderlo presto aiuta notevolmente le possibilità di combatterlo. Quindi, se hai rilevato la presenza di segnali chiaramente differenti dalle condizioni usuali, sarà allora opportuno sottoporsi a una visita senologica.

Gli strumenti per effettuare la diagnosi di tumore al seno sono ormai noti: prima di tutto la mammografia, ovvero la radiografia della mammella utile per scoprire la presenza di noduli, microcalcificazioni o altri segni indiretti di una possibile neoplasia. L’ecografia, invece, usa gli ultrasuoni per rilevare la presenza e la natura di un nodulo, solida o liquida.

Per sensibilizzare sull'importanza della prevenzione e dei controlli periodici e facilitare l'accesso delle donne alla diagnosi precoce, per tutto il mese di ottobre, Ecorad, applicherà tariffe speciali su mammografie ed ecografie mammarie.

NOTA BENE: le informazioni in questa pagina non possono sostituire il parere e le spiegazioni del tuo medico. Fai sempre riferimento al tuo medico curante.

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